Dichiarazioni recenti del Papa, dal sito www.unita.it:
"Serve «una nuova generazione di politici cattolici». Che abbiano «rigore morale e competenza». Il Papa Benedetto XVI parla durante la messa celebrata domenica a Cagliari, sul sagrato del santuario di Nostra Signora di Bonaria, in occasione della sua visita pastorale in Sardegna. Ad ascoltarlo centomila fedeli e, in prima fila, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il governatore della Sardegna, Renato Soru, e il sottosegretario Gianni Letta."
Prima di tutto, al posto del pontefice eveiterei di parlare di "rigore morale" davanti a Silvio Berlusconi. Sono parole che non possono essere comprese da chi ha fatto dell'inganno universale la sua più grande arma politica. Beh, pensandoci bene, se fossi il Papa, eviterei proprio di parlare di moralità, esaminando ii fatti recenti e passati che riguardano la storia del potere vaticano.
Eviterei anche di parlare di "politici cattolici". Preferisco di gran linga i "cattolici politici". Condivido infatti totalmente queste parole di Don Sturzo, fondatore del PPI, che giustificò così il nome dato al suo partito:
"È superfluo dire perché non ci siamo chiamati partito cattolico. I due termini sono antitetici; il cattolicismo è universalità; il partito è politica, è divisione. Fin dall'inizio abbiamo escluso che la nostra insegna politica fosse la religione, ed abbiamo voluto chiaramente metterci sul terreno specifico di un partito, che ha per oggetto diretto la vita pubblica della nazione"
In sintesi:
"Serve «una nuova generazione di politici cattolici». Che abbiano «rigore morale e competenza». Il Papa Benedetto XVI parla durante la messa celebrata domenica a Cagliari, sul sagrato del santuario di Nostra Signora di Bonaria, in occasione della sua visita pastorale in Sardegna. Ad ascoltarlo centomila fedeli e, in prima fila, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il governatore della Sardegna, Renato Soru, e il sottosegretario Gianni Letta."
Prima di tutto, al posto del pontefice eveiterei di parlare di "rigore morale" davanti a Silvio Berlusconi. Sono parole che non possono essere comprese da chi ha fatto dell'inganno universale la sua più grande arma politica. Beh, pensandoci bene, se fossi il Papa, eviterei proprio di parlare di moralità, esaminando ii fatti recenti e passati che riguardano la storia del potere vaticano.
Eviterei anche di parlare di "politici cattolici". Preferisco di gran linga i "cattolici politici". Condivido infatti totalmente queste parole di Don Sturzo, fondatore del PPI, che giustificò così il nome dato al suo partito:
"È superfluo dire perché non ci siamo chiamati partito cattolico. I due termini sono antitetici; il cattolicismo è universalità; il partito è politica, è divisione. Fin dall'inizio abbiamo escluso che la nostra insegna politica fosse la religione, ed abbiamo voluto chiaramente metterci sul terreno specifico di un partito, che ha per oggetto diretto la vita pubblica della nazione"
In sintesi:
SI AI CATTOLICI POLITICI, NO AI POLITICI CATTOLICI!
5 commenti:
Si ai politici onesti, laici, con forte rigore morale.
Cattolici, musulmani, induisti, testimoni di Geova vadano dove vogliono, ma si spoglino dei loro orpelli teologici quando governano a nome di TUTTI i cittadini.
Il Russo mi ha tolto la parola di bocca!
gatta susanna
(ildiariodisusanna.blogspot.com)
Naturalmente (se non si era capito) questo è anche il mio pensiero.
non posso fare altro che sottoscrivere il Russo.
ciaooo
Parole sante "il Russo"....parole sante!!!
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