sabato 31 maggio 2008

INTIFADA

Lo stato d'Israele è stato invitato come ospite d'onore alla fiera del libro di Torino. Colpevolmente, nei giorni scorsi ho ignorato su questo blog questo importante e vergognoso evento. Cerco di rimediare, postando questo video sulla canzone "Intifada", degli Ska-p, con relativa traduzione (sotto).


"Sei milioni di ebrei annientati nella più crudele delle maniere
Un genocidio imperialista da parte di eserciti fascisti
Dalla storia bisogna imparare
Le vittime si sono trasformate nei boia, ci si è scambiati i ruoli
Colonizzando territori Palestinesi,
nuovamente attentando al buonsenso

MORTI, MORTI, IN NOME DI CHI?
MORTI, MORTI, DI ISRAELE, DI YAVE'

Cosa faresti tu se ti sbattessero fuori dalla tua casa
Senza il diritto di aprire bocca
Calpestando la tua cultura
Sommerso nella pazzia per aver perso la dignità
Palestina sta soffrendo nell'esilio l'opulenza d'Israele
Di un governo prepotente, preparato alla guerra da chi sai già tu
Pietre contro pallottole, una nuova intifada
In Cisjordania, Gaza o a Gerusalemme.

CHI AVREBBE MAI IMMAGINATO CHE DAVIDE FOSSE GOLIA?!

Intifada, liberazione!
Non confondere la mia postura,
sono ateo, non credo in nessun Dio
non differenzio alle persone per la sua razza,
la sua cultura o la sua merda di religione
Solo condanno la sofferenza, l'ingiustizia e l'abuso di potere
Palestina è sottomessa alla più ostinata della guerre
L'opulenza d'Israele ".

PALESTINA LIBERA!!


venerdì 30 maggio 2008

Via Almirante

Alemanno vuole dedicare una via di Roma a Giorgio Almirante?
Eccolo accontentato:


Per l'immagine si ringrazia Lefteca

giovedì 29 maggio 2008

Lo squadrismo fascista colpisce anche Kledi


È successo ancora. Continua l'ondata xenofoba a Roma. A farne le spese questa volta è stato Kledi, il bellerino albanese di "Amici", che proprio a Roma gestisce una scuola di ballo. Preso per il collo, tre aggressori italiani lo hanno sbattuto sul tavolo dicendogli "albanese di merda ti rispediamo in Albania". L'intervento di altre persone che si trovavano al momento sul posto ha evitato conseguenze peggiori.
Lo ribadisco con forza: QUESTA È UNA AGGRESSIONE FASCISTA, e non mi importa se ora uscirà fuori che gli aggressori hanno tatuato Che Guevara sul braccio o magari una falce e martello sul culo. Chiunque creda di far giustizia da solo con proprie "ronde padane", magari 10 contro uno, compie azioni affini allo squadrismo fascista degli anni venti. Compie azioni simili a quelle usate da Mussolini e seguaci per ottenere il controllo dell'Italia (Matteotti o Gobetti ne sanno qualcosa....).
Chi fa squadrismo è un fascista, a prescindere dalle idee che dice di professare.

mercoledì 28 maggio 2008

Io sto con Alex Zanotelli



È agghiacciante quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese. I campi rom di Ponticelli in fiamme, il nuovo pacchetto di sicurezza del Ministro Maroni, il montante razzismo e la pervasiva xenofobia, la caccia al diverso, la fobia della sicurezza, la nascita delle ronde notturne offrono una impressionante fotografia dell'Italia 2008.

«Mi vergogno di essere italiano e cristiano», fu la mia reazione rientrato in Italia da Korogocho, nel 2002, all'approvazione della legge Bossi-Fini.
Questi sei anni hanno visto un notevole peggioramento nella società italiana, con la xenofobia cavalcata dalla Lega, vera vincitrice delle elezioni e incarnata oggi nel governo Berlusconi. (Posso dire questo perché sono stato altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci di sinistra, da Cofferati a Dominici). Oggi doppiamente mi vergogno di essere italiano e cristiano.
Mi vergogno di appartenere a una società sempre più razzista verso l'altro, il diverso, la gente di colore e soprattutto il musulmano che è diventato oggi il nemico per eccellenza.
Mi vergogno di appartenere a un paese il cui governo ha varato un pacchetto-sicurezza dove essere clandestino è uguale a criminale. Ritengo che non sia un crimine migrare, ma che invece criminale è un sistema economico-finanziario mondiale( l'11% della popolazione consuma l'88% delle risorse) che forza la gente a fuggire dalla propria terra per sopravvivere.
L'Onu prevede che entro il 2050 avremo un miliardo di rifugiati per i cambiamenti climatici. I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove andranno? Stiamo criminalizzando loro?
Mi vergogno di appartenere a un paese che ha assoluto bisogno degli immigrati per funzionare , ma poi li rifiuta, li emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far inorridire.
Mi vergogno di appartenere a un paese che dà la caccia ai rom come se fossero la feccia della società. Questa è la strada che ci porta dritti all'Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei lager nazisti erano rom!). Noi abbiamo fatto dei rom il nuovo capro espiatorio.
Mi vergogno di appartenere a un popolo che non si ricorda che è stato fino a ieri un popolo di migranti («quando gli albanesi eravamo noi»): si tratta di oltre sessanta milioni di italiani che vivono oggi all'estero. I nostri migranti sono stati trattati male un po' ovunque e hanno dovuto lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo stesso modo gli immigrati in mezzo a noi? Cos'è che ci ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il benessere? Come possiamo criminalizzare il clandestino in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per arrivare nel nostro «Paradiso»? È la nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia di cadaveri dal cuore dell'Africa all'Europa.
Mi vergogno di appartenere a un paese che si dice cristiano ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani sono i seguaci di quel povero Gesù di Nazareth crocifisso fuori le mura e che si è identificato con gli affamati, carcerati, stranieri. «Quello che avrete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me».
Come possiamo dirci cristiani mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e disprezzo verso gli immigrati e i rom? Come possiamo gloriarci di fare le adozioni a distanza mentre ci rifiutiamo di fare le «adozioni da vicino»? Come è possibile avere comunità cristiane che non si ribellano contro queste tendenze razziste? E quand'è che i pastori prenderanno posizione forte contro tutto questo, proprio perché tendenze necrofile?
Come missionario, che da una vita si è impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei rom contro ogni tendenza razzista della società e del nostro governo . Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani.
Vorrei ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller della Chiesa confessante sotto Hitler: «Quando le SS sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono venute ad arrestare i Rom non ho protestato perché non ero un Rom. Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei non ho protestato perché non ero un Ebreo... Quando alla fine sono venute ad arrestare me non c'era più nessuno a protestare».
-Alex Zanotelli-


L'avevo già scritto su questo blog, sono agnostico e molto diffidente verso il clero, ma Alex Zanotelli è un personaggio che stimo davvero molto. Il suo è un appello sincero, d'amore verso il prossimo e di sofferenza verso la xenofobia che sta dilagando nel nostro paese e verso il capitalismo che sta distruggendo questo mondo. Anche chi è credente credo che possa vedere in lui il vero servitore di Cristo, il vero difensore dei deboli.

Altrettanto non posso proprio dire del nostro caro Papa Ratzinger, il dittatore bianco che dal suo balcone continua a sbraitare sermoni contro l'uccisione di feti, ma che tace quando a rischiare la vita sono uomini in carne ed ossa.
Si ai preti di strada, no al potere vaticano!
NO al razzismo!

martedì 27 maggio 2008

Il neonazismo, la vera emergenza sicurezza



Roma, 24 maggio:
- dei squadristi fascisti assaltano negozi gestiti da immigrati asiatici al grido di "sporchi stranieri"; (clicca)

Roma, 27 maggio:
- squadristi di Forza Nuova assaltano rappresentati dei collettivi studenteschi dell'università "La Sapienza", colpevoli di attaccare manifesti antifascisti intorno l'università; (clicca)

Qual'è la vera EMERGENZA SICUREZZA?
Per settimane abbiamo sentito rappresentanti della destra attaccare gli immigrati e accusarli di ogni male, ma sembra che ora siano gli stessi italiani a costituire un vero e proprio problema di ordine pubblico. Il sindaco di Roma Alemanno ha sentenziato: "Sono imbecilli difficili da isolare". È un pò impreciso. Sono FASCISTI, dai quali lui stesso ha ottenuto il voto nelle scorse elezioni. Fascisti che si sentono legittimati dal clima reazionario e violento che si respira con l'ascesa al potere dei vari Borghezio, Calderoli, Mussolini, Ciarrapico, Alemanno,ecc...
A Verona è già morto un ragazzo, colpevole di portare i capelli troppo lunghi, e i raid nazifascisti continuano ogni giorno in tutta Italia (Guarda questo sito). La tanto famigerata TOLLERANZA ZERO per i fascisti non vale?
È dovere di ogni persona civile denunciare i loro crimini, l'indifferenza è la loro forza.
IL FASCISMO NON DEVE PASSARE!


"Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare"

lunedì 26 maggio 2008

Appello in difesa dei Rom



IMMIGRAZIONE - CORTEO DI PROTESTA A ROMA IL 1 GIUGNO PROMOSSO DA INTELLETTUALI ITALIANI E ROM IN ITALIA

L'Associazione Thèm Romanó ONLUS con il concorso di "Amico Rom" Coordinamento nazionale promuovono il 1 giugno un corteo di protesta civile contro atti di razzismo nei confronti dei Rom e Sinti in Italia.
"L'iniziativa è promossa da intellettuali italiani e Rom, associazioni, artisti e persone di buona volontà che non vogliono essere strumentalizzati da nessuno." si legge in una nota inviata dalle Associazioni che aderiscono all'iniziativa.
Il programma della manifestazione prevede anche la creazione di un Coordinamento nazionale permanente per la difesa della dignità della cultura e dei diritti civili dei Rom e Sinti in Italia.
L'Appello che invita alla manifestazione titola "FERMIAMO UN GENOCIDIO CULTURALE".
Dopo l'ultimo delitto crudele della mistificazione e della calcolata disinformazione non si può più restare in silenzio, occorre agire, questo silenzio è assordante e colpevole.
C'è un'oscura connivenza tra una parte del giornalismo italiano, una parte delle forze dell'ordine, una parte della politica italiana per giustificare un'incivile repressione.
Il 1° Giugno le Associazioni Rom e Sinte in Italia e le associazioni di volontariato, gli artisti, gli intellettuali e le persone di buon senso organizzano a Roma un corteo di protesta civile.

Aderite e fate aderire prima che sia troppo tardi!!

Occorre ribadire alcuni concetti che vengono mistificati:

- tutti credono che Rom siano solo stranieri.

Non è vero ! infatti l'80% dei Rom e Sinti che vivono in Italia sono cittadini italiani.

- Tutti credono che i Rom sono nomadi.

Non è vero!, Infatti la maggior parte di quelli presenti sul territorio italiano sono sedentari

- Tutti credono che il campo nomadi è la soluzione ideale.

Non è vero!ì Infatti i rom arrivati in Italia nei loro paesi di origine avevano le case, il campo non è un tratto culturale della popolazione rom, ma un'imposizione dovuta alla non conoscenza.

- Tutti credono che zingaro sia il nome di questo popolo.

Non è vero!, infatti il termine corretto è Rom o Sinto.

Occorre far rispettare le convenzioni internazionali nei confronti dei Rom, il 70% degli italiani sono razzisti nei confronti dei Rom, la Carta dei Diritti dell'Uomo in Italia per i Rom non vale.

Non abbiamo nulla se non il nostro coraggio!

DIFFONDIAMO QUESTO APPELLO, E' UN DOVERE MORALE E CIVILE, GRAZIE.

FONTE: www.italiannetwork.it

domenica 25 maggio 2008

Veltroni, ma che dici?



Ieri Veltroni ha senza esitazione affermato : "Per la democrazia italiana è un problema l’assenza in Parlamento delle forze radicali alle quali vorrei dire che oltre a prendersela con noi farebbe bene a fare una riflessione autocritica e a riflettere su una lettura ideologica della società italiana".
Forse è colpa mia, ma quando parla quest'uomo io proprio non lo capisco. Ma di che sta parlando? Nella sinistra cosiddetta radicale mi sembra che un'autocritica ci sia stata. In Rifondazione Comunista si sono dimessi i vertici e a Luglio ci sarà lo scontro al congresso tra la posizione di Vendola e quella di Ferrero. Nella Sinistra Democratica Mussi ha lasciato il suo posto a Claudio Fava, il quale ha riaffermato la volontà di creare una vera forza di sinistra in Italia, pur mantenendo un certo dialogo con il PD.
L'unico che non ha fatto la minima autocritica sembra essere proprio Veltroni. Il suo PD avrebbe dovuto conquistare un pareggio contro Berlusconi, sfondando al Nord-Est e portando Rutelli alla conquista del Campidoglio. È successo esattamente il contrario.
E anche il discorso della "lettura ideologica"" non l'ho proprio capito. Ricordo per esempio il momento del varo del decreto sicurezza di Amato. La sinistra aveva garantito il proprio appoggio, a patto che sarebbe stata inclusa anche una norma contro l' omofobia. Contro questa norma si opposero i cattolici duri e puri della maggioranza e non si fece più niente (guarda qui). Non è forse giusto opporsi all' omofobia? La sicurezza non è forse un diritto di tutti? Non sono diritti di tutti anche la casa, il lavoro, l'acqua?
Ah, un'ultima cosa....
Queste immagini della repressione di questi giorni a Chiaiano sono secondo me degne del regime di Pinochet. La mia è forse una visione ideologica?

sabato 24 maggio 2008

De Gennaro: lui sbaglia, gli altri pagano.

In Italia chi sbaglia non paga quasi mai, questa non è una novità. Se sei un piduista ed hai amici condannati per Mafia, al massimo come pena ottieni la Presidenza del Consiglio. Tuttavia ci sono dei casi difronte ai quali rimango ancora stupito. Uno di questi è il caso del prefetto Giovanni De Gennaro.
Guardando la sua biografia non ho niente da ridire sui primi anni della sua carriera. Ottenne buoni risultati nella lotta contro la Mafia e fu anche collaboratore di Giovanni Falcone. Lo stesso non posso proprio dire però per gli ultimi anni. Nel 2000 viene nominato capo della Polizia Italiana e l'anno dopo spetta a lui dirigere la sicurezza durante il G8 di Genova; i risultati ce li ricordiamo tutti (o quasi...): un morto, centinaia di feriti o contusi, maltrattamenti a Bolzaneto, irruzione alla scuola Diaz, ecc... Dopo un simile disastro, io mi aspettavo che, come minimo, si sarebbe ritirato alla vita da semplice pensionato. E invece no! Prima il governo Berlusconi lo lascia al suo posto, poi il governo Prodi addirittura lo premia, nominandolo capo di gabinetto del Ministero dell'Interno. Tutto finito qua? Ma naturalmente no. Pochi mesi fa in Campania scoppia l'emergenza rifiuti, e il governo chi manda a risolvere la situazione? Si, proprio lui, proprio il mattatore di No-Global De Gennaro. Il suo fallimento anche in terra campana è sotto gli occhi di tutti, ma è di questi giorni l'ennesimo colpo di scena: nessuna punizione o anche semplice richiamo, De Gennaro viene nominato direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza.
Bisogna solo aspettare che ospiti uno stalliere mafioso in casa sua. A quel punto per lui la strada verso Palazzo Chigi sarà spianata...

venerdì 23 maggio 2008



"Io appartengo all'unica razza che conosco, quella umana."

(A. Einstein)

giovedì 22 maggio 2008

Emigrazione italiana: quando i rom eravamo noi...



Guardate queste immagini e provate ad immaginare l'etnia delle persone rappresentate. Cosa state pensando? Albanesi? Rumeni? Zingari? Niente di più sbagliato. Sono italiani, per la precisione italianissima gente emigrata negli Stati Uniti (sopra) e in Svizzera (sotto). Osservando queste foto vorrei che tutti noi facessimo una riflessione, aprissimo la nostra mente, scavassimo nella memoria perduta del nostro popolo. Un tempo i Rom eravamo noi, e come loro eravamo sporchi, puzzolenti e diversi. Milioni di italiani partirono nei secoli scorsi in cerca di fortuna. Alcuni oltrepassarono semplicemente le Alpi, molti altri attraversarono interi oceani. Ovunque gli italiani ebbero difficoltà enormi ad essere accettati, ovunque gli abitanti del posto ci affiliarono soprannomi dispregiativi. In USA ci chiamavano "black dago", cioè "accoltellatori neri": eravamo infatti considerata come razza negroide, mezzi neri e mezzi bianchi, ed eravamo i bersagli preferiti dal KKK subito dopo i neri afroamericani. In Australia venivamo definiti "wogs", letteralmente "virus". Particolarmente simpatici con noi erano i tedeschi: ci definivano "Mafia-mann" (serve la traduzione?) o "Polentoni". Ora, direte voi, cosa centra la polenta? È un piatto tipico del Veneto, una delle regioni più ricche d'Italia. Beh, non è stato sempre così.... Come dimostra questo grafico, 3.300.000 veneti lasciarono nel corso della storia la loro regione, allora povera, in cerca di lavoro. È la regione d'Italia che ha avuto nella storia il maggior numero di emigranti. Bisognerebbe ricordarlo a Tosi, Gentilini, Borghezio e compagnia bella. Forse, indagando appena un attimino, troverebbero un loro lontano cugino in Argentina. Poveri argentini...

Per ulteriori informazioni e approfondimenti invito tutti a visitare questo sito.

mercoledì 21 maggio 2008

« Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana. »

Giovanni Falcone






lunedì 19 maggio 2008

La memoria: la peggior nemica di Veltrusconi

Guardate il video. Sono passati 5 anni da questi dichiarazioni sconvolgenti , ma assai poco è cambiato. Berlusconi è sempre Presidente del Consiglio e il conflitto d'interessi che lo riguarda ancora non è stato risolto.
Riconoscete il deputato che parla? È Luciano Violante, lo stesso che nel '96, in qualità di presidente della Camera dei deputati, affermò: "Bisogna sforzarsi di capire, senza revisionismi falsificanti, i motivi per cui migliaia di ragazzi e soprattutto di ragazze, quando tutto era perduto si schierarono dalla parte di Salò e non di quella dei diritti e delle libertà". Ieri dovevamo capire chi collaborò con i nazisti, oggi dobbiamo dialogare con Berlusconi e con la Lega, cioè con chi rispettivamente ci ha definito "coglioni" e chi brucia i tricolori in piazza al grido di "Padania libera". Io dico BASTA, non ne posso davvero più di questa gente. Di solito chi perde le elezioni va a casa. Gli attuali piddini da 14 anni consegnano di continuo il paese a Berlusconi, ma alla loro casa preferiscono le poltrone comode del parlamento.
Pochi giorni fa, riguardo alle dichiarazioni di Travaglio su Schifani, Violante ha fieramente commentato: "Non condivido quel modo di fare giornalismo, permanente pettegolezzo. Non guardo mai Annozero e mi chiedo: cosa c’entrano con la sinistra Santoro e Travaglio?" Io in realtà mi chiede da un bel pò di tempo cosa centra Violante con la sinistra. Anzi, cosa centra l'intero PD con la sinistra.
BASTA! Svegliamoci da questo sonno! Teniamo viva la nostra memoria! LA MEMORIA È LA LORO PEGGIOR NEMICA!

domenica 18 maggio 2008

IO NON DIMENTICO!!



Secondo il PD ora bisognerebbe dialogare con quest'uomo. Guarda il video e non dimenticare nulla. La memoria è la loro peggior nemica.

venerdì 16 maggio 2008

10, 100, 1000 MARCO TRAVAGLIO!!

Era ora! Finalmente qualcuno zittisce i leghisti. Altro che buonismo veltroniano o dialogo di Fassino con "ciò che la Lega esprime".... OPPOSIZIONE DURA!!

10, 100, 1000 MARCO TRAVAGLIO!!

giovedì 15 maggio 2008

Spagnoli strana gente



Stamattina mi trovavo all'ospedale di Ancona, per svolgere come ogni mattina il tirocinio pratico per diventare tecnico di radiologia medica. A metà mattinata chiamo, per fare un esame alla mano, il numero 360. Guardo prima il nome, e noto che è un nome spagnolo. Infatti si presenta un ragazzo di cui, appena apre bocca, si nota subito la cadenza straniera. Ha un pò di barba, la kefya al collo e una maglia rossa. Chissà perchè mi resta subito simpatico.... Eseguo l'esame e una volta finito gli consegno l'impegnativa e gli dico che con quella deve andare a pagare il ticket. E qui succede un fatto strano. Prende l'impegnativa in mano, ma mi guarda come se gli avessi detto che Cristo è morto di freddo. "Non ha capito, è straniero" penso, e in modo molto più lento gli ripeto: "Con questa vai alla cassa e paghi il ticket". Fa finta di aver capito, ma in realtà noto che è ancora molto perplesso. Allora gli domando: "In Spagna non dovete pagare il ticket per i servizi ospedialieri?""No" - mi risponde-"in Spagna sono gratuiti, paga tutto lo stato". Rimango di merda. Umiliato gli dico: " Fortuna voi che avete Zapatero, questo è merito suo....". Si mette a ridere, e alla mia proposta di fare a scambio con Berlusconi mi risponde con un secco no, senza esitare, ridendo ancora di più. Strana gente questi spagnoli, preferiscono un giovane premier laico e progressista ad un vecchio piduista e mafioso. Valli un pò a capire...

P.S: Io mi accontenterei perfino di Sarkozy. Pensate un pò come sono ridotto....

martedì 13 maggio 2008

Caro Brunetta, eccoli i veri fannulloni!


A pochi giorni dal suo insediamento, il neoministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, sembra aver pienamente preso coscienza del proprio ruolo e sembra aver già uno spirito guerriero degno del miglior padano; forse la vicinanza con gente del calibro di Maroni o Calderoli ha dato i suoi frutti. Nel discorso d'inaugurazione del Forum della P.A. alla Fiera di Roma il neoministro ha infatti fieramente tuonato: "I dipendenti fannulloni vanno semplicemente licenziati.(...) Colpirne uno per educarne cento. Chi non lavora non deve mangiare, il sistema pubblico deve essere equiparato a quello privato premiando chi lavora bene e licenziando chi non lo fa. Bisogna puntare sugli incentivi come accade nelle aziende private". Bene - mi sono detto - se un politico tuona certe dichiarazioni, di sicuro i politici in passato sono stati i primi a dare esempio di correttezza. Mi sbagliavo. I dati delle presenze dei parlamentari delle due camere, infatti, dimostrano esattamente il contrario. Eccoli qua(clicca).

Primo dato che balza all'occhio è che Silvio Berlusconi, presidente operaio eletto per la quarta volta e amico del cuore di Marcello Dell'utri e di Vittorio Mangano (bisogna sempre ricordarlo questo...), è al primo posto nell'assenteismo alla Camera, con un faraonico 98,5% di assenze. Seguono a ruota vari loschi personaggi, tra i quali spiccano i nomi dell'intramontabile Piero Fassino (appena iniziata per lui la quinta legislatura), dei leccaculo professionisti Fabrizio Cicchitto e Sandro Bondi, del craxiano mai pentito Enrico Boselli e dell'ormai leggendario Cirino Pomicino.

Interessantissima anche la rivelazione delle presenze al Senato. Al primo posto, con il 41% di assenze, troviamo Marcello dell'utri (proprio lui!), seguito a debita distanza da personaggi famosi per le più svariate avventure, come Domenico Nania (una gioventù da squadrista fascista) e Sergio De Gregorio (un vero talento nel fare il voltagabbana). Al 12° posto, con il 32% di assenze, troviamo incredibilmente il neopresidente del Senato Renato Schifani. Proprio lui! Proprio il leccaculo prediletto di Berlusconi che in poche settimane è diventato per il centro-centro-"sinistra" un santo intoccabile. Ad accusarlo è rimasto solo il bolscevico Travaglio.

Qundi, caro ministro Brunetta, analizzando tutto ciò una domanda mi sorge spontanea: nel licenziare tutti i fannulloni, inizierà forse dai suoi colleghi parlamentari, dipendenti statali pagati migliaia e migliaia di euro??
Chissà perchè, vedendo il nome del leader dell'assenteismo alla camera, la risposta credo di conoscerla già.

lunedì 12 maggio 2008

I miracoli di Silvio



IERI...







OGGI...




Ricordo a tutti che questi uomini hanno promesso di rendere grande l'Italia(e la Padania....). Visto la loro coerenza, non vedo perchè non ci dobbiamo fidare di loro....

SI SALVI CHI PUÒ!!

domenica 11 maggio 2008

Alemanno colpito dalla Veltronite



Ho una mia opinione: la poltrona del sindaco di Roma è riservata ai rinnegati. Ci deve essere scritto da qualche parte nel Campidoglio. Il perchè di tale mia convinzione?
Vi ricordate la famosa intervista di Veltroni rilasciata nel 1999 al quotidiano "La Stampa"? In tale occasione il buon Walter disse una frase secondo me inqualificabile:"«Si poteva stare nel Pci senza essere comunisti. Era possibile, per me è stato così». Oggi, a 9 anni di distanza dal suo predecessore alla carica di sindaco di Roma, ecco il camerata Alemanno seguire le orme del maestro con un altra inqualificabile dichiarazione:"Mai stato fascista, ma il fascismo modernizzò l'Italia". Il buon Ganni ha copiato da Walter perfino il recente vizio del "ma anche". Perlomeno Veltroni nel '99 era stato irremovibile, definendo il comunismo "inconciliabile con la libertà", punto.
Bisogna proprio bonificare il Campidoglio. È una zona infestata dalla Veltronite, detta anche "morbo del rinnegato"....

venerdì 9 maggio 2008

Peppino Impastato: un eroe italiano

''Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!''. - dal film "I Cento Passi"

Trent'anni fa moriva Peppino Impastato. Ucciso dalla mafia, rapito, pestato, legato e poi fatto saltare col tritolo sui binari del treno. Peppino moriva a Cinisi(PA) mentre a Roma, in via Caetani, i riflettori erano tutti puntati su una Renault 4 rossa e contenente il cadavere di Aldo Moro.
Figlio di un boss mafioso, Peppino si accorse sin da bambino del potere che la mafia esercitava sulla sua terra, e grazie all'amicizia di un pittore comunista conosciuto nella tenera infanzia, cominciò a conoscere il bel sapore dell'onestà, della giustizia, della moralità. Si ribellò alla piovra mafiosa e, una volta morto il padre, pagò il suo coraggio con la vita.
Oggi a Palermo seimila persone in corteo hanno ricordato la sua figura. Un bel segnale, una bella risposta a chi come Silvio Berlusconi considera Vittorio Mangano un eroe. NO! Peppino impastato è un eroe!
La mafia oggi ha ancora un grande potere e una grande influenza, ma come diceva Giovanni Falcone:" Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine."
NON CI ARRENDEREMO MAI!

mercoledì 7 maggio 2008

Io sto con Marco Travaglio


Visitando il sito http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/ ho letto un interessante post di Marco Travaglio sulla disfatta della "sinistra" alle elezioni. Condivido pienamente quello che ha scritto, così ho deciso di trascriverlo qui. Ecco a voi:

" Che fare? Anzitutto trasformare in migliaia di mega-poster la foto del Politburo del Pd che circondava Walter Veltroni la sera della sconfitta: lì ci sono tutti i responsabili della disfatta che ha riconsegnato l’Italia a Berlusconi per la terza volta in 15 anni. Perché quello del 13-14 aprile non è stato un buon risultato in condizioni difficili, una mezza vittoria, un ottimo punto di partenza, una prova di aver avuto ragione: è stato una disfatta. Dunque sarà bene affiggere in tutte le sedi del Pd il poster del Politburo dei perdenti stretti intorno a Walterloo. A imperitura memoria. Così il militante, appena vedrà avvicinarsi D’Alema, Latorre e Fassino ansiosi di “dare un contributo”, li metterà subito alla porta al grido “Unipol, Unipol”. Loro capiranno, avendo contribuito, con le loro telefonate intercettate con Giovanni Consorte e Stefano Ricucci, a far perdere al Pd decine di migliaia di voti di gente perbene che detesta i conflitti d’interessi anche se non riguardano Berlusconi, anzi soprattutto se riguardano la sinistra o presunta tale.

Appena entrerà Anna Finocchiaro, quella che due anni fa si sentiva pronta a sacrificarsi per il Quirinale e che, dopo aver trascinato i Ds all’esaltante percentuale del 5 per cento nella sua Catania, è stata premiata con la candidatura a governatore di Sicilia scalzando Rita Borsellino e riuscendo a prendere 15 punti in meno di lei, verrà accompagnata all’uscita, con l’auspicio che non si faccia mai più rivedere. Se invece dovesse giungere il giovane vecchio Enrico Letta, sarà opportuno domandargli perché nel 2006 abbia chiesto all’Avvocatura dello Stato di difendere la legge Gasparri dinanzi alla Corte europea di giustizia di Lussemburgo contro le legittime pretese di Francesco Di Stefano, che dal 1999 attende le frequenze per accendere Europa7 dallo Stato che gli ha assegnato regolare concessione a trasmettere. Nel caso in cui si presentasse Paolo Gentiloni e fosse sveglio, domandargli perché abbia accettato senza fiatare l’insabbiamento della sua legge sul tetto antitrust per la pubblicità televisiva e di quella che avrebbe spoliticizzato almeno un po’ la Rai, e per giunta non abbia mai provveduto ad assegnare le frequenze a Europa7. A casa anche Livia Turco e Pierluigi Bersani, tanto impopolari tra la gente quanto adorati dai tenutari di salotti televisivi. Inutile precisare dove andranno spediti Colaninno jr., Calearo, Marianna Madia, Daniela Cardinale, Mirello Crisafulli e gli altri candidati inutili o indecenti del Pd. Casomai, infine, si affacciasse all’uscio Uòlter Veltroni e chiamasse ancora Berlusconi “il principale leader dello schieramento avversario”, sarà bene interromperlo, prima che finisca la frase, con un’esclamazione a piacere. E poi regalargli un biglietto per gli Stati Uniti, affinchè possa seguire la campagna elettorale americana e rendersi conto di come Obama tratta Hillary, di come Hillary tratta Obama, e di come Hillary e Obama trattano Mc Cain, e viceversa.

Il Pd avrà un senso e un futuro soltanto se sparirà per sempre dalla circolazione chi da vent’anni predica, all’indomani delle elezioni perse, che “bisogna saper parlare al Nord”, ma non ci è mai riuscito in vita sua, e intanto si è persi per strada anche il Sud e una bella fetta del Centro. Chi ha collezionato soltanto fiaschi, ma il giorno dopo le elezioni va in tv a spiegare agli altri come si vince. Chi ha scaricato due volte Romano Prodi, il quale aveva il grave torto di aver battuto, due volte su due, Silvio Berlusconi. Chi pensa sia giusto che Prodi, avendo battuto due volte Berlusconi, se ne resti a casa, e chi ha sempre perso con Berlusconi rimanga al suo posto. A preparare la prossima sconfitta... "

Caro Marco....SEI DAVVERO UN GRANDE!

lunedì 5 maggio 2008

Un saluto a pugno chiuso


Troppo spesso e da troppe persone sento dire ormai che il "saluto a pugno chiuso" sia un gesto da evitare, estremista e fanatico . Io non sono d'accordo. E non lo sono non perchè io sia un fanatico, un nostalgico della falce e martello, un conservatore, un antagonista... non lo sono perchè io sono di sinistra e credo fortemente nella realizzazione, tramite riforme, di una società socialista, totalmente opposta all'attuale modello di società capitalista che ancora costringe gran parte dell'umanità alla fame e all'umiliazione.
Il pugno chiuso non ha niente a che vedere con le dittature che hanno insanguinato il secolo scorso. Anzi, esso nasce proprio nella Germania nazista, in contrapposizione al saluto a braccio teso dei nazisti, diventando poi simbolo della lotta operaia, pacifista e antifascista in tutto il mondo. Il pugno è un simbolo di unità e di solidarietà, come risultato di dita, ciascuna delle quali deboli, che si uniscono per creare qualcosa di potente. Le dita rappresentano le divisioni degli sfruttati, che, se superate, creano tutte insieme uno strumento forte e potente come un pugno.
Il pugno chiuso rappresenta quindi la solidarietà, l'unità, la lotta contro le ingiustizie in qualunque parte del mondo. Il pugno chiuso rappresenta il concetto stesso di sinistra.
UN SALUTO A PUGNO CHIUSO A TUTTI!!

sabato 3 maggio 2008

Verona e l'odio che avanza

Riporto con dispiacere una notizia ANSA comparsa ieri riguardante un allarmante fatto successo ieri a Verona:

" (ANSA) - VERONA, 2 MAG - E' ricoverato in stato di coma un giovane veronese rimasto vittima di un pestaggio avvenuto in citta' la notte del primo maggio. I medici di terapia intensiva dell'ospedale di borgo Trento temono per la vita di Nicola Tommasola, 29 anni, disegnatore in un'officina meccanica, aggredito da un gruppo di cinque persone, italiani non ancora identificati, mentre era in compagnia di tre amici. Spinto a terra, Tommasola e' stato raggiunto da una lunga serie di calci al volto e alla testa."

Caro sindaco Tosi, grande estimatore della cosiddetta "Tolleranza Zero" verso gli immigrati criminali e stupratori, cosa intende fare ora? Organizzerà delle ronde padane per questi italianissimi delinquenti??

Questo è solo l'inizio. Con questa gente al governo ne vedremo delle belle. Anzi, delle brutte....

giovedì 1 maggio 2008

"Però uccidono il mio corpo non l'idea che c'è in me"


Ecco l'ultima lettera scritta prima di morire dal partigiano Bruno Frittaion. Per non dimenticare. MAI!



Bruno Frittaion (Attilio) 19 anni, studente, nato a San Daniele del Friuli (UD) il 13 ottobre 1925. Sin dal 1939 si dedica alla costituzione delle prime cellule comuniste nella zona di San Daniele; studente del III corso di avviamento professionale, dopo l'8 settembre abbandona la scuola unendosi alle formazioni partigiane operanti nella zona e prende parte a tutte le azioni del Battaglione "Písacane", Brigata "Tagliamento"; poi diviene vice-commissario di Distaccamento del Battaglione "Silvio Pellíco". Catturato il 15 dicembre 1944 da SS italiane, in seguito a delazione, mentre con il compagno Adriano Carlon si trova nella casa di uno zio a predisporre i mezzi per una imminente azione, è tradotto nelle carceri di Udine ed è più volte torturato. Processato il 22 gennaio 1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine, viene fucilato il 1° febbraio nei pressi dei cimitero di Tarcento (UD), con Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Pietro Zanier.


31 gennaio 1945

Edda, voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l'idea che c'è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l'idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell'amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre. Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.

Addio Edda


Tratta dal sito http://www.carnialibera1944.it/index.htm