mercoledì 10 settembre 2008

Io capisco il fascismo, ma non lo rispetto!

In seguito alle polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni sui soldati della RSI, Il ministro La Russa ha affermato nei giorni scorsi di non aver fatto altro che ripetere quello che era già stato detto 12 anni fa da Luciano Violante nel discorso d'insediamento come Presidente della Camera. Incuriosito, sono andato a cercare quel discorso. Confrontiamo insieme :



Luciano Violante, 9/05/1996:

"(...) Mi chiedo se l'Italia di oggi - e quindi noi tutti - non debba cominciare a riflettere sui vinti di ieri; non perché avessero ragione o perché bisogna sposare, per convenienze non ben decifrabili, una sorta di inaccettabile parificazione tra le parti, bensì perché occorre sforzarsi di capire, senza revisionismi falsificanti, i motivi per i quali migliaia di ragazzi e soprattutto di ragazze, quando tutto era perduto, si schierarono dalla parte di Salò e non dalla parte dei diritti e delle libertà".


Ignazio BENITO La Russa (eggià, questo è il suo nome di battesimo....) :

"Farei un torto alla mia coscienza se non ricordassi che altri militari in divisa come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, dal loro punto di vista combatterono credendo nella difesa della patria opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando il rispetto di coloro che guardano con obiettivita' alla storia d'Italia'".


Ora, non essendo io un estimatore di Luciano Violante non muoio dalla voglia di fargli da avvocato, ma è necessario esaminare bene il significato dei due discorsi. Violante chiede di capire, comprendere il perchè molti giovani abbiano scelto di aderire alla RSI. La Russa chiede il rispetto per la loro scelta. Le due cose sono ben diverse!

Il regime liberticida fascista aveva fatto crescere gli italiani nel mito della Patria, dell'Impero, della Razza. Penso che sia normale che tra tutti i giovani italiani dell'epoca, molti decisero di non abbandonare questo mondo, il mondo fascista, l'unico che conoscevano. Di sicuro tra di loro si aggiravano molti criminali della peggior specie. Molti poi vennero costretti ad arruolarsi, perchè in cambio l'unica alternativa era la fucilazione.

In sostanza io posso sforzarmi di capire le loro scelte, e posso rispettarli come persone. Ma non posso rispettare le loro scelte. C'è una bella differenza tra capire e rispettare.

IO CAPISCO IL FASCISMO

IO NON RISPETTO IL FASCISMO!

4 commenti:

Carlo ha detto...

Trovo giusto ciò che dici,sei molto più equilibrato di me,io quando sento sparare certe cazzate,offensive peraltro per chi è morto per dare la democrazia anche a questi pagliacci,perdo un po'il lume anzi mi incazzo come una bestia e sento una gran voglia di menar le mani.Ciao da Carlo

Michele Boncristiano ha detto...

Tutto si può capire. Anzi direi che è NECESSARIO capire il Fascismo proprio per sapere come non ricaderci mai più, e per saperlo riconoscere quando davvero si rivela.

il Russo ha detto...

Il problema é che Violante, benchè ho ben chiaro che abbia detto cose ben diverse dalle troiate di La Ruspa, ha aperto un'autostrada a questa gentaglia legittimandoli tanto quell'altro genio di Berlusconi (il quale almeno aveva un tornaconto, quel piciu di Violante l'ha fatto gratis)quando iniziò a dire che tra Rutelli e Fini a sindaco di Roma avrebbe scelto il secondo.
Questa é fascistaglia sin dentro al midollo, capisco legittimare i più giovani o all'epoca quelli tipo Fisichella, ma picchiatori fascisti no.

Anonimo ha detto...

Concordo con Carlo...Più passano gli anni e più 'sta feccia fascista mi irrita.
Un saluto