domenica 7 settembre 2008

Camerata Alemanno


Affermazioni di Gianni Alemanno, da ilmessaggero.it :

"Credo che di “Fiuggi” non ce ne sia stata una sola. È un percorso continuo. Quel viaggio di Fini in Israele fu un momento di sblocco. Io ci venni due settimane dopo da ministro dell’Agricoltura. Era il momento della massima critica. Confermai il mio punto di vista, aggiunsi le mie osservazioni (...) Ma che il fascismo sia stato il male assoluto non lo pensavo ieri e non lo penso neanche oggi."

Chissà perchè. guardando al foto sotto non avevo dubbi a riguardo...




Come si può del resto considerare "male assoluto" una dittatura che prese il potere con omicidi e vari atti di forza, soppresse ogni libertà democratica ostile al regime, portò l'italia nella tragedia del conflitto mondiale e fu artefice di innumerevoli crimini di guerra??


"C’è il percorso intrapreso da Fini, la costruzione di una destra democratica, nella quale mi riconosco. Ma voglio anche dire che se la destra italiana era scivolata su certe posizioni è perché c’era stata una scelta molto forte e violenta della sinistra. Non dimentichiamo che il totalitarismo della destra nasce come risposta al totalitarismo di sinistra".

Anche sul percorso democratico di Fini avrei qualcosa da ridire guardando la foto sotto....




E poi basta con questa storia del pericolo bolscevico in Italia. Le occupazioni del "biennio rosso" si risolsero con un accordo tra Giolitti e il movimento operaio. Tali accordi prevedevano aumenti salariali, 8 ore lavorative per alcuni settori e la promessa di una sorta di socializzazione che in realtà non avvenne mai.
L'ala massimalista rivoluzionaria nel partito socialista era nettamente minoritaria, come dimostrano i risultati elettorali del PC d'I nel 1921.

"Nel Movimento sociale di Giorgio Almirante chi professava l’antisemitismo veniva espulso. Ma c’è un dato storico: all’epoca si era indulgenti, non c’era chiarezza, oggi sappiamo che antisionismo e antisemitismo sono la stessa cosa"


AHAHAHAHA... ma stiamo scherzando?? Almirante era un persecutore degli antisemiti??
Almirante fu firmatario nel 1938 del "Manifesto della razza". Fieramente all'epoca affermava:

".. il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera"

Alemanno termina poi parlando del significato della croce celtica che porta al collo:



"Per me quella croce ha un significato religioso, l’ho detto altre volte. E in quella sfera non accetto nessuna intromissione"

Ah ma per carità, nessuna intromissione. Per me semplicemente...



FASCISTA ERI E FASCISTA RIMANI!


4 commenti:

Eliolibre ha detto...

Ma perchè i partigiani hanno deposto le armi?!!!!!!!!! La Liberazione andava difesa non consegnata alla "democrazia". CAZZO!!!!!!!!!

il Russo ha detto...

Sulla tua affermazione finale concordo in pieno: indubbiamente.

Anonimo ha detto...

Mi viene in mente "Aprile" di Moretti, il colloquio con il giornalista francese "E' assurdo, gli italiani non capiscono? una democrazia col partito fascista al governo" "Beh, si ma in quel partito è in atto una trasformaz..(ride)" "Ma sont les memes, sono gli stessi!"

Storiograficamente non concordo su una cosa, Luca: le sirene rivoluzionarie suonarono eccome in Italia nel biennio rosso,ma le occupazioni si stroncarono da sole in quanto mancò il collegamento tra le città ed il collegamento città campagna (lo stesso errore della Comune di Parigi, in fondo: lo stesso Gramsci ammette "ci siamo illusi che l'Italia fosse tutta come Torino" in quanto a rapporti di forza)

E' innegabile che il massimalismo (non l'ordinovismo di Gramsci e Toglatti, ma il massimalismo, cioè coloro come Menotti Serrati che nel PSI predicavano la rivoluzione senza far nulla per organizzarla e assumendo posizioni ambigue di fronte all'URSS, alla III internazionale ed al riformismo) contribuì alla crescita dei movimenti fascisti e nazionalisti di reazione, perchè spaventò (inutilmente, solo con fuochi d'artificio) i proprietari che accorsero a finanziare le squadracce ogni giorno di più, in pieno disaccordo con Giolitti la cui politica era di non immischiarsi nelle lotte sociali.

Anonimo ha detto...

I media hanno marcato spesso la differenza tra la frase di Fini sul male assoluto e quella di Alemanno.
Cittadini e cittadine, l'unica cosa che le distingue è il momento in cui sono state pronunciate.
Prima gli "impresentabili" stavano pagando le ultime rate per il loro ingresso dalla parte di "buoni", ora non solo sono entrati ma hanno anche banchettato con gli stivali appoggiati sugli altari civili della Resistenza.

E a proposito di Resistenza, notato che è scomparsa? L'unico diritto di replica al revisionismo di Alemanno .a parte Veltroni- è stato dato alle comunità ebraiche.
La seconda guerra mondiale, la Resistenza, la nascita della Repubblica...tutto un affare tra fascisti condizionati da cattive compagnie ed ebrei?