martedì 13 maggio 2008

Caro Brunetta, eccoli i veri fannulloni!


A pochi giorni dal suo insediamento, il neoministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, sembra aver pienamente preso coscienza del proprio ruolo e sembra aver già uno spirito guerriero degno del miglior padano; forse la vicinanza con gente del calibro di Maroni o Calderoli ha dato i suoi frutti. Nel discorso d'inaugurazione del Forum della P.A. alla Fiera di Roma il neoministro ha infatti fieramente tuonato: "I dipendenti fannulloni vanno semplicemente licenziati.(...) Colpirne uno per educarne cento. Chi non lavora non deve mangiare, il sistema pubblico deve essere equiparato a quello privato premiando chi lavora bene e licenziando chi non lo fa. Bisogna puntare sugli incentivi come accade nelle aziende private". Bene - mi sono detto - se un politico tuona certe dichiarazioni, di sicuro i politici in passato sono stati i primi a dare esempio di correttezza. Mi sbagliavo. I dati delle presenze dei parlamentari delle due camere, infatti, dimostrano esattamente il contrario. Eccoli qua(clicca).

Primo dato che balza all'occhio è che Silvio Berlusconi, presidente operaio eletto per la quarta volta e amico del cuore di Marcello Dell'utri e di Vittorio Mangano (bisogna sempre ricordarlo questo...), è al primo posto nell'assenteismo alla Camera, con un faraonico 98,5% di assenze. Seguono a ruota vari loschi personaggi, tra i quali spiccano i nomi dell'intramontabile Piero Fassino (appena iniziata per lui la quinta legislatura), dei leccaculo professionisti Fabrizio Cicchitto e Sandro Bondi, del craxiano mai pentito Enrico Boselli e dell'ormai leggendario Cirino Pomicino.

Interessantissima anche la rivelazione delle presenze al Senato. Al primo posto, con il 41% di assenze, troviamo Marcello dell'utri (proprio lui!), seguito a debita distanza da personaggi famosi per le più svariate avventure, come Domenico Nania (una gioventù da squadrista fascista) e Sergio De Gregorio (un vero talento nel fare il voltagabbana). Al 12° posto, con il 32% di assenze, troviamo incredibilmente il neopresidente del Senato Renato Schifani. Proprio lui! Proprio il leccaculo prediletto di Berlusconi che in poche settimane è diventato per il centro-centro-"sinistra" un santo intoccabile. Ad accusarlo è rimasto solo il bolscevico Travaglio.

Qundi, caro ministro Brunetta, analizzando tutto ciò una domanda mi sorge spontanea: nel licenziare tutti i fannulloni, inizierà forse dai suoi colleghi parlamentari, dipendenti statali pagati migliaia e migliaia di euro??
Chissà perchè, vedendo il nome del leader dell'assenteismo alla camera, la risposta credo di conoscerla già.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non solo i fannulloni stanno in parlamento, ma berlosco invita le sue dame a non mancare agli appuntamenti galanti, invece di stare lì a perdere tempo.