domenica 11 maggio 2008

Alemanno colpito dalla Veltronite



Ho una mia opinione: la poltrona del sindaco di Roma è riservata ai rinnegati. Ci deve essere scritto da qualche parte nel Campidoglio. Il perchè di tale mia convinzione?
Vi ricordate la famosa intervista di Veltroni rilasciata nel 1999 al quotidiano "La Stampa"? In tale occasione il buon Walter disse una frase secondo me inqualificabile:"«Si poteva stare nel Pci senza essere comunisti. Era possibile, per me è stato così». Oggi, a 9 anni di distanza dal suo predecessore alla carica di sindaco di Roma, ecco il camerata Alemanno seguire le orme del maestro con un altra inqualificabile dichiarazione:"Mai stato fascista, ma il fascismo modernizzò l'Italia". Il buon Ganni ha copiato da Walter perfino il recente vizio del "ma anche". Perlomeno Veltroni nel '99 era stato irremovibile, definendo il comunismo "inconciliabile con la libertà", punto.
Bisogna proprio bonificare il Campidoglio. È una zona infestata dalla Veltronite, detta anche "morbo del rinnegato"....

2 commenti:

amaryllide ha detto...

c'è una bella differenza tra Veltroni e Alemanno. Il primo ha rinnegato il suo passato comunista e oggi è un convinto anticomunista, disposto a straperdere le elezioni pur di far fuori gli odiati comunisti. Il secondo finge di negare di essere mai stato fascista salvo poi rivendicare i presunti meriti del regime. Insomma, per essere pari , Veltroni avrebbe dovuto dire "non sono mai stato comunista ma Stalin è il più grande statista della storia". Alemanno, da fascista quale è sempre stato (la croce celtica al collo ce l'ha ancora, a quanto mi risulta, e le manganellate che dava coi suoi camerati in gioventù non scompaiono solo perchè lui dice di non essere stato fascista), è un vigliacco, come tutti i fascisti a partire dal fondatore, che cercò di imboscarsi travestito da soldato tedesco per sfuggire alla meritata morte.

Anonimo ha detto...

Condivido il pensiero di Giovanni3