martedì 19 agosto 2008

Parallelismo tra Berlusconi e il fascismo



Più passa il tempo e più si sente l'odore di fascismo. Lo si sente nei militari impiegati per l'ordine pubblico, nell'intenzione di prendere le impronte digitali dei bimbi rom, nel Presidente Fini che cerca di favorire la pista revisionista sulla strage di Bologna, nelle parole di Borghezio che elogiano la "razza padana etnicamente superiore".

Nonostante questo, ritengo importante ricordare come il "Berlusconismo" stesso rappresenti di per sé una forma di fascismo.
Di solito nella mente di un antifascista i ricordi sono sempre gli stessi: lo squadrismo e le centinaia di morti da esso provocati, le leggi razziali, la messa a bando di ogni partito di opposizione, l'alleanza con il nazismo e la conseguente disastrosa guerra. E tutto questo effettivamente fu il fascismo ed è nostro sacrosanto dovere ricordarlo . Il ventennio fascista però non fu solo questo. Obiettivo dichiarato di Mussolini era quello di governare il paese, e per farlo, una volta ottenuto il potere, cercò di ottenere sempre il massimo consenso. Ecco, io vedo il berlusconismo come una perfetta copia di questo periodo del fascismo. Vediamo insieme le analogie:
  • Mussolini per consolidare il suo potere aveva il pieno controllo dell'editoria e della radio-cinematografia. Berlusconi detiene il controllo più o meno diretto di numerose testate giornalistiche, che si sommano alle tre emittenti televisive di proprietà della sua famiglia e a tre emittenti nazionali ormai sempre più soggette al controllo governativo.
  • Mussolini, per aumentare il prestigio internazionale dell'Italia, attuò delle politiche di aggressione imperialiste in Abissinia e Albania, legando pian piano sempre più il destino dell'Italia a quello della Germania nazista. Berlusconi ha seguito fedelmente Bush nella sua guerra preventiva, con il risultato che per salvare gli interessi americani dei soldati italiani sono morti in Iraq e continuano ad essere soggetti ad attacchi in Afghanistan.
  • Mussolini, per mostrarsi all'Europa come un dittatore benevolo, lasciò comunque libero di agire un intellettuale dalla fama internazionale come Benedetto Croce, il quale, con con la sua rivista d'opposizione liberale dalla limitatissima tiratura di copie, non rappresentava certo un pericolo. Anche Berlusconi nelle sue televisioni è bravo a calcolare il rapporto rischio-beneficio. Prendiamo ad esempio il caso del programma "Le Iene": mostrandolo al mondo può presentarsi come un imprenditore liberale, in realtà il danno che subisce dai servizi scottanti del programma sono limitati, in quanto in genere chi si indigna per quei servizi sono solo quelli che già non voterebbero mai per lui.
  • Berlusconi come Mussolini è bravissimo ad usare la tecnica del "bastone e della carota". Il Duce, da buon ex socialista massimalista, la usò soprattutto con gli operai, dando loro riforme sociali in cambio del loro diritto a scioperare o ad avere qualsivoglia pretesa sulla gestione diretta del proprio lavoro. Berlusconi applica la stessa tecnica sulla sicurezza: ci fa sentire più sicuri, manda i soldati per strada, ma in realtà cerca solo di aumentare il suo controllo su ogni aspetto della nostra vita.
Per concludere, credo sia importante ricordare queste parole di Indro Montanelli:

"Siamo un paese cattolico, che nella provvidennza ci crede o almeno ne è affascinato. Il pericolo è questo: gli italiani sentendo aria di provvidenza sono sempre pronti a mettersi in fila speranzosi. Sta arrivando l'uomo della provvidenza. E io, in vita mia, di questi personaggi ne ho già conosciuto uno. Mi è bastato. Per sempre."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

MORITE LURIDI COMUNISTI BASTARDI ROTTI IN CULO. FOSSE PER VOI L'ITALIA SAREBBE NELLA VOSTRA MERDA. W SILVIO E VIVA IL DUCE!!!

Nobile di Treviso ha detto...

Sei alla frutta. Vacci piano con le canne...
Siete matti e senza vergogna...

pippo ha detto...

"w il duce e w silvio??" ma come cazzo stai?! (e non è una domanda)
e proprio tu parli di merda??
oh ma dio andiamocene tutti in svizzera, che se sono tutti conciati come welox

Anonimo ha detto...

colui che ha scritto l'articolo è una persona colta intelligente e da rispettare. i commenti sono patetici, quasi quanto lo sono stati i governi berlusconi. ma grazie a dio è finita. meno male! teint miracle, è l'alba di un nuovo giorno ;)