mercoledì 13 agosto 2008


"Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti."
(Primo Levi)

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'opera di rielaborazione e riflessione che aveva fatto Primo Levi sul fascismo, come quella di Calvino (su tutti I sentieri dei nidi di ragno) è stata fenomenale.
Ci avevamo costruito sopra il famoso "vaccino antifascista" che è durato per tutti gli anni della Repubblica.
Ora è stato tutto buttato, sprecato. E la colpa non è certo solo dei fascisti al potere.
Fai benissimo a ritirarlo fuori, non scordiamoceli mai Levi, Calvino, Gramsci, Gobetti, i Rosselli.
Ora è tempo di ricostruire l'argine.